Il mese di Marzo:
Grandi eventi politici: Le Due Sessioni (in cinese: 两会)
La lotta femminista: haiyou mingtian, 还有明天, C'è ancora domani di Paola Cortellesi e la Diaspora Femminile Cinese
Le Due Sessioni: 两会.
Le Due Sessioni (in cinese: 两会) sono il termine collettivo per indicare le sessioni plenarie annuali del Congresso Nazionale del Popolo e della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese, che si tengono tipicamente ogni marzo presso la Grande Sala del Popolo a Xicheng, Pechino, intorno alle stesse date.
Quali sono i temi principali delle “due sessioni”?
Il primo è l'obiettivo di crescita annuale. La cifra, è uno degli argomenti più attesi ogni anno ed é stata svelata nel rapporto di lavoro del governo all'inizio della sessione dell'NPC,
Oltre all'obiettivo del PIL, delinea il rapporto di lavoro del governo e altri indicatori economici chiave, tra cui il rapporto deficit/PIL e l'obiettivo dell'inflazione.
Sono state inoltre definite le priorità di sviluppo per l'anno in corso. Sono state esaminati il piano di sviluppo economico e sociale nazionale dell'anno e i bilanci statali. Questi forniscono un quadro chiaro delle priorità politiche, degli obiettivi di sviluppo e delle strategie fiscali della Cina.
Durante la sessione annuale, l'NPC promulga o modifica anche le leggi, in particolare quelle di importanza significativa. Per saperne di piú vi consiglio la neswletter di Simone Pieranni.
Oltre l’economia, i Big Tech e la politica estera: cosa ci dice questo report sulle politiche interne?
1. Governance Comunitaria e Inclusione Sociale
Un punto chiave del report del governo presentato durante le Due Sessioni è l’attenzione alla governance comunitaria nelle aree urbane e rurali. Il governo ha dichiarato l’intenzione di migliorare la capacità di gestione delle comunità, rafforzando la presenza dei governi locali nei quartieri urbani e nei villaggi rurali. Questo si collega al modello Fengqiao, una strategia di governance comunitaria nata negli anni '60 e oggi riproposta in chiave moderna per risolvere problemi a livello locale prima che diventino questioni di ordine pubblico.
Ma cosa significa tutto questo per le donne e le minoranze?
Le riforme sulla governance comunitaria potrebbero avere un impatto ambivalente: da un lato, il miglioramento dei servizi locali potrebbe favorire un maggiore accesso a risorse essenziali come assistenza legale, supporto psicologico e protezione contro la violenza domestica; dall’altro, il rischio è che la riorganizzazione della governance possa tradursi in un rafforzamento del controllo sociale, in particolare in contesti rurali, limitando la loro autonomia e capacità di autodeterminazione.
Un elemento da monitorare sarà il ruolo degli uffici locali del Partito Comunista, che spesso sono i veri gestori della governance a livello di quartiere: se le politiche si focalizzeranno sulla sicurezza e il mantenimento dell’ordine piuttosto che sulla protezione dei diritti, il miglioramento della governance potrebbe tradursi in una maggiore sorveglianza piuttosto che in un’effettiva emancipazione delle categorie più vulnerabili.
2. Il Ruolo delle Organizzazioni Sociali tra Opportunità e Controllo
Il report delle Due Sessioni ha anche sottolineato la necessità di sostenere lo sviluppo di organizzazioni sociali, iniziative umanitarie e servizi di volontariato. Tuttavia, queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto politico in cui la società civile cinese è soggetta a severe restrizioni.
In teoria, un rafforzamento del settore delle organizzazioni sociali potrebbe portare a un miglioramento delle condizioni per le donne e le minoranze, favorendo iniziative di supporto alle vittime di violenza domestica, programmi di educazione e sviluppo professionale. Tuttavia, il governo ha chiarito che tali organizzazioni dovranno operare in coordinamento con le autorità statali, garantendo un equilibrio tra sviluppo autonomo e controllo politico.
Un esempio emblematico è la situazione dei gruppi femministi in Cina: molte organizzazioni per i diritti delle donne sono state chiuse o ridimensionate negli ultimi anni, spesso con l’accusa di ricevere fondi esteri o di promuovere idee contrarie alla "stabilità sociale". Questo solleva un interrogativo importante: il sostegno alle organizzazioni sociali menzionato nelle Due Sessioni porterà a una maggiore autonomia o a un maggiore controllo?
3. Tutela dei Diritti delle Donne e delle Categorie Vulnerabili
Un aspetto centrale del report governativo è l’impegno a proteggere i diritti delle donne, dei bambini, degli anziani e delle persone con disabilità. Tuttavia, non vengono fornite indicazioni concrete su come verranno attuate queste misure, lasciando spazio a interpretazioni.
Un ambito in cui si potrebbero vedere sviluppi è quello dell’accesso alla giustizia e ai servizi psicologici. Il report enfatizza la necessità di potenziare i servizi di consulenza e assistenza legale a livello locale.
Un altro tema cruciale è il potenziamento della rete di supporto psicologico e di intervento in situazioni di crisi, volto a migliorare il benessere della popolazione. Il report fa riferimento alla necessità di coltivare "autostima, fiducia, razionalità e ottimismo" tra i cittadini, un linguaggio volto a migliorare il benessere della popolazione o se interpretato in chiave paternalistica a responsabilizzare gli individui piuttosto che affrontare le cause strutturali della precarietà e della violenza di genere.
Nei prossimi mesi, sarà essenziale osservare come queste dichiarazioni si tradurranno in politiche reali e quali saranno le conseguenze per la societá cinese.
C'è ancora domani - 还有明天!
Il film di Paola Cortellesi, uscito nel 2023 e ambientato nella Roma della seconda metà degli anni Quaranta, affronta tematiche femministe centrali, tra cui la violenza di genere, la parità salariale e il diritto di voto femminile. La sua forte impronta sociale e il successo ottenuto in Cina sollevano diverse riflessioni.
La movente sociale del film é molto forte ed é centrale, hanno impressionato i numeri e l´accoglienza che il film ha avuto in Cina. L'istituto italiano di cultura di Pechino riferisce che il film, dopo solo due giorni di programmazione, è stato visto da 450 mila spettatori. Su Douban, una piattaforma social di materiale culturale, al film é stato attribuito un punteggio di 9.4 su 10. Numerossissimi sono i reel e i post sui social cinesi di ragzze che consigliano a tutte le madri sorelle, figlie, zie, nonne di andarlo a vedere. Si è persino acceso un dibattito sulla possibilità di renderlo una visione obbligatoria anche per i ragazzi, segnale di una sensibilità crescente verso le tematiche di genere.Due aspetti meritano particolare attenzione:
La dimensione transnazionale delle lotte femministe.
Il Partito non censura.
Da un lato, la diffusione del film in Cina conferma la dimensione transnazionale delle lotte femministe: questioni come l’uguaglianza di genere e la violenza contro le donne superano le barriere culturali e trovano eco anche in contesti politici e sociali differenti. Dall’altro, il fatto che un’opera incentrata su diritti politici e partecipazione democratica sia stata proiettata nelle sale cinesi è significativo, considerando il contesto di crescente restrizione dell’attivismo femminista e la predominanza di un sistema politico patriarcale e paternalistico.
La scelta di permetterne la distribuzione in Cina suggerisce quindi una riflessione più ampia: se da un lato essa potrebbe essere interpretata come un segnale di apertura verso un dibattito su tematiche sociali, dall’altro evidenzia le contraddizioni interne di un sistema che limita le istanze femministe organizzate, ma al contempo consente la circolazione di narrazioni che affrontano, seppur indirettamente, questioni di equità di genere e diritti delle donne.
Le ragazze della diaspora urlano "SIAMO QUI - 我们在这里!”
La diaspora femminile cinese in Europa si sta organizzando e rivendica visibilità. L'attivismo femminista si pone in netta controtendenza rispetto all’immagine che la Cina ha costruito e promosso all’estero: basso profilo, invisibilità, docilità, il modello del “buon migrante”. Sempre più collettivi emergono in diversi paesi europei – Regno Unito, Spagna, Italia, Germania, Francia – reclamando spazio e affermando con forza la propria presenza. Questo è il testo del manifesto che dichiara esplicitamente:
Today we don’t come to be visibilized, we come so that you can see us, because we are, and we are many.
BECAUSE WE WERE AND WE WILL BE.
AND TODAY, HERE WE ARE.
See you on the streets.
THE CHINESE DIASPORA COMMUNITY.





Le ragazze della diaspora urlano "SIAMO QUI" 我们在这里。Tra queste, il collettivo FemaleCompass ha organizzato un evento dedicato alla proiezione del film dal titolo 我们在这里. Un documentario realizzato per l'anniversario della conferenza di Pechino del 1995, che racconta la resistenza delle donne queer in Cina. L'evento è stato seguito da un dibattito con la regista, arricchito dalla presenza di A Tu, attivista cinese per i diritti delle donne, e di Cristina Manzone, che ha approfondito la figura di He Yingzhen. Il dibattito ha offerto uno spazio per riflettere su come la lotta per i diritti delle donne e la visibilità delle comunità queer in Cina siano intrecciati con la storia della diaspora e l'eredità della conferenza di Pechino, rendendo il film un punto di partenza per un confronto globale sulle sfide e le resistenze contemporanee.